Ciò che possiamo licenziare

domenica 13 agosto 2017

Gli esilaranti primi quindici giorni di agosto 2017.

Sei notizie tengono allegro il Paese. In Parlamento tentano di far passare una legge a favore del gioco d’azzardo, ma posticipano quella sui vitalizzi. In quel di Foggia si sparano da trent’anni, ma ce ne si accorge solo ora, mentre a Bergamo non basta sparare per avere la patente di socialmente pericoloso. A Viareggio il sindaco fa sapere al mondo di aver speso 250€ per un paio di bermuda a Licata il Sindaco è sfiduciato perché vuole abbattere villette abusive.


Agosto, si sa, è il mese principe delle vacanze degli italici e le vacanze, come altre umane importanti attività, non vogliono pensieri. I pensieri intristiscono e rendono difficile il divertimento. Ma il Belpaese ha i suoi anticorpi per ogni stagione e quindi da subito li mette in circolo.

La prima trovata è stata quella di tentare di far approvare, nell’ultimo giorno di apertura delle Camere l’ultima bozza sul «riordino» del gioco d’azzardo. Che però non è definito «gioco d’azzardo», fa poco fino, ma «gioco pubblico» che suona più nazionalpopolare e richiama alla memoria le allegrie di «un-due-tre-stella» e di «palla avvelenata.» Paccato si trattasse, invece, di slot machine a cui il Governo, raccolta erariale del 2016 ben 96 miliardi, voleva garantire una equa distribuzione sul territorio neanche si trattasse di scuole, biblioteche  o tribunali.  Di nulla s’erano accorti gli uffici di presidenza delle Camere, magari con la testa già al mare, come dire sotto la sabbia. Dal che si deduce il grado di cialtronagine che alberga sui sacri scranni. Sai come si ride.

In compenso gli stessi personaggetti (op.cit.Vincenzo De Luca) e negli stessi giorni, pari pari, hanno trovato che non vi fosse necessità di urgenza per la discussione ed approvazione in Senato sulla vexata quaestio dei vitalizzi dei parlamentari. Il capogruppo Pd al Senato  ha comunque garantito che il provvedimento sarà approvato nel prossimo settembre. Che poi se non sarà settembre sarà ottobre o novembre o dicembre o gennaio o febbraio. Poi ci penserà il nuovo parlamento. Perché, mai come in questo caso è la somma che fa il totale e soprattutto le risate.

Se di qualcosa ci si dimentica di altro torna a galla il ricordo. È la storia della mafia garganica che sta nel dimenticatoio nazionale da trenta anni e, si dice, trecento morti. Questo sussulto di memoria ha raccontato pure che a Foggia, capitale della Capitanata, non c’è il Tribunale di Corte dìAppello. A proposito della equa distribuzione di slot machine.Una nuova faticaccia per il ministro Minniti che assume sempre più nell’eloquio toni dalemiani, che quando era dalemiano doc neanche si permetteva. Ha detto, il ministro, che la risposta dello Stato sarà durissima, a voler dimostrare di aver letto e, magari, poco colto l’ironia manzoniana in quel pezzo dei Promessi Sposi dove si racconta delle grida spagnole. Le reazioni durissime si mettono in pratica e non si annunciano. Che se lo si dice prima tutto saranno fuorché dure. Comunque arriveranno nella Capitanata «centonavantadue unità» che tradotto dal minnitese vuol dire centonavantadue uomini di esercito-polizia-carabinieri e magari anche guardia di finanza. Riso amaro.   

In compenso, in quel di Bergamo, un paio di quelli che hanno partecipato ad una sparatoria e susseguente rissa con tanto di feriti, in una faidina ina-ina tra due famiglie, non sono stati definiti degni di beccarsi l’onorifico titolo di «pericolosi socialmente» Alcuni reati precedenti sono caduti in prescrizione e quelli nuovi considerati di poco conto. I due sperano nella prossima volta. Sono ancora giovani. Umorismo come se piovesse.

A Viareggio invece c’è un sindaco che non sa decodificare quanto scritto sul cartello di ingresso ad un circolo: «Dopo le 19,00 i soci e i loro ospiti potranno accedere ai locali della sede e del ristorante indossando i pantaloni lunghi.» Chissà che avranno voluto dire? E quindi lui, che si è presentato in bermuda, è stato, giustamente, allontanato dal locale. Scandalo ed orrore, cui il Corriere della Sera dedica una mezza paginata. In via Solferino hanno carta da perdere. A sua giustifica il sindaco ha elencato i prezzi dei singoli capi indossati. Tamarritudine di provincia. Tra questi spicca il costo dei bermuda: 250€. Beppe Severgninbi lo sbeffeggia dicendo che, al mercato, ne ha comprato un paio uguale spendendo 18 euro. Ora, se il sindaco non decodifica il senso dell’italica lingua e spende 250€ per un paio di bermuda, i viareggini avran di che stare allegri.

E per non buttarla in politica viene a fagiolo il caso di Angelo Cambiano, Sindaco di Licata in quel di Agrigento , Da sempre il giovane Angelo si batte contro le villette  abusive. Anche qui, come nella Capitanata, il numero ricorrente è trent’aani. Là di ammazzamenti di uomini mentre qua di ammazzamenti ambientali. Cioè: condoni. Già in passato questo Sindaco era stato minacciato e il ministro dell’interno dell’epoca, Angelino Alfano, gli ha dimostrato tutta la sua solidarietà con una telefonata e dotandolo di scorta. Alleluja. Poi però succede che nella giunta di Cambiano ad avere villette abusive siano anche assessori e a votare contro il Sindaco sono quelli del partito di Alfano. Come non sganasciarsi?

Post scriptum
Dopo i clamore sollevato dal sindaco in bermuda, ci sarà una cena riparatrice, come se a dover riparare sia il circolo e non il bermudante. Saranno tutti in bermuda. Come dire che lungo lo stivale c’è sempre qualcuno più uguale degli altri. Ma questo si sapeva già. E non fa ridere.

2 commenti:

  1. Dopo le 19,00 i soci e i loro ospiti potranno accedere ai locali della sede e del ristorante indossando i pantaloni lunghi.» ; forse il sindacvo pensava che in precedenza fosse necessario presentarsi senza pantaloni lunghi per essere bene accolti: Forse un "solo in pantaloni lunghi" sarebbe stato più preciso, anche se non potevano immaginare che per qualcuno il portare i pantaloni lunghi è rimasto nella memoria come qualcosa da utilizzare o non utilizzare come segno di una avvenuta maturazione, come nel giorno della prima comunione ed agl iesami di terza media, praticamente un diritto lungamnete atteso e da usare con discrezione. Mentre una bella cena riparatrice con tutti in bermuda libera il pensiero selvaggio , innalza presso le moltitufini la gagliardia del sindaco dei sans coulottes, e meglio non imamginare le battute e battuitine che possono aver accompagnato una seratina così

    RispondiElimina
  2. queste notizie insieme a tantissime altre come la ragazza italiana di pelle scura rifiutata ad un concorso canoro o la presenza ormai massiccia dei 5 Stelle fanno si che si può affermare che siamo giunti alla Eutanasia di una Nazione

    RispondiElimina