Ciò che possiamo licenziare

martedì 18 novembre 2014

Ci si ammazza di meno ma si ruba di più.

La percentuale di incremento dei reati pare bassa, 2,6%, ma il numero assoluto è impressionante. Molti reati,  quelli contro la persona e quelli di corruzione, spesso non vengono denunciati. Un po’ c’entra anche la crisi ma neanche tanto. 

Apparentemente ci sarebbe da rallegrasi: una vita vale di più di un oggetto, e questo è ovvio. E quindi pari e patta. In teoria. Nella pratica le cose son ben diverse. Soprattutto se ci si imbatte nel concetto della statistica che Trilussa definiva così:
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.

Conviene allora fare un po’ di conti e raffrontarsi con i numeri. Quelli veri. Che pur anche sommati, divisi o sottratti, pari e patta per davvero non la fanno mai.

Il rapporto del ministero dell’Interno racconta infatti che il numero dei reati nel 2013 è aumentato, complessivamente, del 2,6% che magari pare pure una piccola percentuale ma che in numeri veri racconta che questi sono stati la bellezza (si fa per dire) di duemilioni e novecentomila. Messi tutti in fila l’uno dopo l’altro e, soprattutto, rapportati con il numero dei giorni, delle ore e dei minuti, sempre secondo le bizzarre regole della statistica si scopre che la legge penale viene quotidianamente infranta 7.945 volte il vuol dire 331 ogni sessanta minuti e 5 ogni secondo che passa. In altre parole prima che sia finita la lettura di questo pezzo saranno stati commessi all’incirca 1.655 reati. Il che non è male. Si fa sempre per dire.

Calano dunque i morti ammazzati, che comunque sono stati 502, un po’ più di uno al giorno, ma per il resto le cose non si son messe proprio bene. Sono aumentate le rapine, + 10% e le estorsioni  + 9%, ed anche i furti in appartamento, + 6%, che sono stati oltre 250.000. E questi son dati solo quantitativi che altro sarebbe poter considerare qual è il peso che implicano in valore sia monetario sia, soprattutto, di costo sociale. Nella speciale classifica  dei reati con maggior incremento si stanno facendo largo le truffe informatiche che toccano il picco del + 16% rispetto all’anno precedente. Perché i reati evolvono con l’evolvere della società: più internet più reati attraverso la rete. Vien da dire che è naturale.

Tuttavia sono da aggiungere un paio di questioni: la prima è che non sempre all’azione delinquente corrisponde una denuncia ed è il caso della violenza verso la persona ed in particolare della violenza domestica verso le donne che troppo subiscono e troppo tacciono. Senza dire della corruzione, delle estorsione e del riciclaggio. La seconda è che il senso di insicurezza ormai inghiotte oltre il 50% degli italiani. Il che non è rassicurante.


E la crisi in tutto questo? Senz’altro gioca un ruolo ma nella parte bassa del mercato della illegalità che anche per la delinquenza ci vuole una certa professionalità e chi fino all’altro ieri era operaio o impiegato o  magari anche appartenente alla categoria del middle management non è formato a questo mestiere. 

1 commento:

  1. Eh ma sull'ammazzarsi di meno ho qualche dubbio, giacché sono aumentate le sparizioni!!

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