Ciò che possiamo licenziare

lunedì 14 aprile 2014

Olimpiadi delle neuroscienze: si applica lo jus soli

La gara è giunta alla sua quinta edizione. Ha vinto Anna Pan, 17 anni di Bellinzago Novarese. È figlia di ambulanti e sarà lei a rappresentare l’Italia all’International Brain Bee Competition che si terrà a Washington, il prossimo agosto. Anche senza volerlo si applica lo jus soli.

Le prime due peculiarità che caratterizzano Anna Pan sono l’accento piemontese, e questo ci sta poiché è nata e abita e studia a Bellinzago Novarese, e gli occhi a mandorla e anche questo ci sta poiché è figlia di immigrati cinesi. A parte queste due, che date le circostanze sono non-stranezze, è una ragazza di 17 anni, assolutamente normale con la passione per la neurologia e le neuroscienze. Frequenta il liceo scientifico e a sua detta non è neanche la prima della classe.  Tutto ciò posto però per poter essere a Trento dove si sono svolte le ultime prove ha superato una dura selezione composta da tre passaggi. Si è infatti classificata a livello di istituto e poi a livello regionale e quindi tra i primi cinque sui cinquantaquattro finalisti nazionali. E tra i cinque è risultata essere la prima. Brava e complimenti.

Sarà quindi lei a rappresentare l’Italia all’International Brain Bee Competition che nel prossimo agosto si terrà a Washington. La qual cosa poi è come dire che, anche senza volerlo, si sta applicando lo jus soli.  Cosa vuol dire il buon senso. Con molta probabilità nessuno tra gli altri partecipanti e i giudici farà caso alle sue due stranezze. La prima, l’accento novarese, non la capiranno affatto e anche sull’altra, essere un’italiana con gli occhi a mandorla, non la coglieranno poiché con simili fattezze ne hanno viste (e anche visti) di americane, di francesi di inglesi e magari pure di tedesche. Quindi tutto regolare e ci si concentrerà sulle capacità dei finalisti mondiali  di dare risposte sensate e magari pure giuste ai test ed ai problemi che saranno posti.

Mentre invece in Italia, purtroppo, qualcuno si meraviglierà (e rosicherà) che la figlia di due venditori ambulanti di stoffe possa essere arrivata fino a questo prestigioso risultato. Ma d’altra parte nessun Paese ha il monopolio dei fessi così come nessuno ne è esente. Saranno quelli che fino all’altro ieri inneggiavano a figli di politici sgrammaticati e anche un po’ volgari che per passare la maturità ci hanno messo tre anni e poi una laurea hanno cercato di comprargliela che altri mezzi non ce n’erano. O quelli che negli Usa ci andavano solo per comprare mutande verdi che forse, se le avessero chieste ai genitori di Anna le gliele procuravano senza farli andare fin là. E con meno costi per la Regione.

Comunque, tanto per la cronaca, anche chi ha rappresentato l’Italia alla prima edizione dell’IBB, quella del 2010, ha nome e cognome esotici e si chiama: Klajdi Zeneja. Origini albanesi e studi a Brescia. Capita. Poi nelle successive edizioni sono risultati vincitori nel 2011 Rita Di Cenzo da Sulmona, Flavio Morandi da Rovereto nel 2012 e nel 2013 Giulio Deangeli da Este, provincia di Padova che ai mondiali si è classificato secondo. Gli ultimi due Morandi e Deangeli hanno fatto parte della giuria di questa quinta edizione.

Anna Pan, il cognome deriva dall’ideogramma e non ha nulla a che vedere con il Peter della favola, da grande vuol studiare medicina, sempre che riesca a superare gli sbarellati test di ammissione alla facoltà che a mancarli c’è stato anche un professore ordinario e possibilmente diventare una ricercatrice. Probabilmente ce la farà per la sua determinazione e il suo essere normale. Che di normali così ce n’è un gran bisogno. In tutta questa positività c’è un solo piccolo neo, dice che tra un’ora di palestra e un libro sceglie il libro. Che ci può anche stare ma senza farne un'abitudine perché anche fare un’ora di palestra fa bene alla testa. E fa capire meglio il libro. 

2 commenti:

  1. Andrea-Fontana Anĉjo-PacHorano Esperantista-Azionista17 aprile 2014 alle ore 15:29

    Oh!
    Alleluja!!!
    Un po' di civiltà...

    RispondiElimina
  2. Anch'io faccio mia una frase dell'articolo :"-cosa vuol dire il buon senso..."!! Ho letto con molto piacere l'articolo che ha pubblicato, una boccata di ossigeno, in mezzo a tanti miasmi....un gran "in bocca al lupo" ad Anna Pan per la prova di agosto!!!

    RispondiElimina