Ciò che possiamo licenziare

mercoledì 9 aprile 2014

Arrestato don Giovanni Desio detto Johnny ed altre storie.

In Curia nessuno si accorge mai di nulla neanche davanti all’evidenza. L’arma segreta è una fissazione dei perdenti. Il posto in banca non è più tranquillo come una volta. Lo stile è tutto, come le raccomandazioni delle vecchie zie. Anche la politica a volte è precaria. Gianna Nannini: presunte evasioni. Il talento giustifica tutto?

Giovanni Desio detto Johnny.  
Di nome fa Giovanni, Giovanni Desio ma si faceva chiamare Johnny. Di professione faceva il parroco a Casal Borsetti in provincia di Ravenna. Che fosse un po’ bizzarro lo si vedeva ad occhio nudo: guidava un suv da 35.000€, si vestiva casual-tamarro con la camicia sbottonata e dopo un incidente d’auto hanno trovato il suo tasso alcolico 4 volte oltre il limite. Era anche direttore del settimanale diocesano. E scriveva poesie sexy. Tutto normale per la Curia di Ravenna. Bisogna essere moderni. Qualche giorno fa Johnny ha ricevuto la visita della polizia. L’hanno portato dentro, Johnny. L’accusa è di sodomia. Avrebbe abusato di adolescenti maschi di 14/15 anni. Adesso in Curia cadono dalle nuvole. Ma come? Il servizio segreto più efficiente della storia non si è reso conto di nulla? Allora è meglio che cambino mestiere. Si prevedono quarti d’ora amari per il vescovo di Ravenna. Francesco, il papa, non ha l’aria di essere tenero su simili questioni.

Dudù non è un cane, è un’arma
Domandone: chi è Dudù? Il cane della Pascale state per rispondere. No, sbagliato è la nuova arma segreta di Berlusconi per vincere le prossime elezioni europee. Per intero il nome della nuova proposta è Dudù act. Anche un po’ per fare il verso a “rullo compressore” Renzi. Il domiciliato di Arcore ha pensato che chi ama i cani e un poco anche i gatti non può non votare Forza Italia. Evidentemente ci vede delle affinità.
Ambasciatore del Dudù pensiero è stato naturalmente Brunetta Renato il bulldog di Forza Italia. Lui in verità vorrebbe essere un alano ma gli hanno spiegato che non è cosa. Brunetta ha subito rilasciato una intervista a Uno Mattina e ovviamente come nelle più belle favole non poteva mancare il pezzo strappa core: Brunetta si è commosso quasi fino alle lacrime raccontando di quando ha perso il suo cane e della sua felicità quando l’ha ritrovato.  Però non si è sentita la versione del cane.

Il banchiere è un mestiere pericoloso.
I banchieri in questo momento non godono di grande popolarità e senz’altro nel mondo qualche accidente gli è stato mandato. Ma adesso si sta esagerando almeno come efficacia: nei primi 3 mesi dell’anno sono già morti 13 banchieri. Nessuno per malattia. Sono tutti deceduti per incidenti o suicidi o drammi familiari che non si sa cosa voglia dire ma suona bene. Ben 6 di questi hanno lavorato in JP Morgan. Da quelle parti evidentemente non deve tirare una buon aria. I soliti complottari diranno che c’è sotto qualcosa che senz’altro non sarà ma anche i giornali inglesi cominciano ad essere preoccupati. Che sia la sindrome dei 10 piccoli indiani di Agatha Christie?

Lo stile è tutto
«In Italia si chiudono molte aziende perché non hanno stile. Le tasse sono solo una scusa.» Chi l’ha detto? Lapo Elkan. Probabilmente stava pensando a Marchionne e ai suoi maglioncini con tanto di forfora sul collo. In effetti come stile è piuttosto down. E anche suo fratello John è scarsuccio in fatto di stile. Forse è per questo che Fiat riduce la produzione e chiude stabilimenti. Mancano di stile.  A saperlo gli si potevano proporre le lezioni in dvd di donna Letizia.

Le raccomandazioni di Ferrara                                                                                
Avanti con le frasi epocali Questa l’ha detta Giuliano l’apostata Ferrara con il suo stile da lord inglese:  «Siccome voglio bene al cavaliere gli dico di non fare cazzate. Di riflettere sulla sua situazione e mantenere il sangue freddo.» Ormai  Giulianone si comporta nei confronti di Berlusconi come se fosse sua zia. Ma non poteva darglielo nel ’94 questo consiglio? Ci saremmo risparmiati 20 anni di trituramento e, per dirla alla Ferrara, una montagna di cazzate di meno.

Tonino cerca un posto.                                                                                         
Antonio Di Pietro è disoccupato e allora che fa? Come tutti manda in giro il suo curriculum . L’ultimo l’ha mandato a Infrastrutture Lombarde la società che si deve occupare per l’appunto delle infrastrutture per l’Expo. Il vecchio direttore generale è finito in galera per maneggi vari. Di Pietro vuole disperatamente rientrare nel giro. Adesso non se lo fila nessuno e oggettivamente fa un po’ pena. Ma poi si ripensa a quando, all’inviata di Report, disse:«Ma tu un podere non ce l’hai?» E allora viene la mosca la naso. No, Di Pietro, si è in tanti a non avere un podere. Lei e D’Alema ce l’avete, perché non ve ne occupate e lasciate in pace gli italiani. Avete già dato. Accontentatevi.

Presunte evasioni                                                                                                    
Alla lista degli evasori eccellenti, dopo Valentino Rossi (ha patteggiato 43 milioni) Tiziano Ferro (3 milioni) e Pavarotti (25 milioni)  si aggiunge la presunta evasione di Gianna Nannini, quasi 4 milioni di €. Lei dice di essere innocente, ma tutti sono innocenti fino a condanna, come ben si sa. L’avvocato Bongiorno, che spazia da casi di divorzio ad omicidi fino all’evasione fiscale, dice che ci sono degli errori. Si vedrà. Per ora alla Nannini hanno sequestrato preventivamente la villa con magazzini e stalle. Si spera che non sia il solito giochino: belli e buoni sul palco e truffaldini nella vita.

Il talento e l’abilità possono giustificare tutto?                                                            
In Mozilla, che è un’impresa liberal e filantropica nonché proprietaria del browser Firefox, c’è stato un licenziamento eccellente. Hanno costretto alle dimissioni Brendan Eich che ne è stato il co-fondatore e ora ne era l’amministratore delegato. Brendan è un genietto del software anzi molto di più: ha disegnato Java script.  E’ stato cacciato perché 5 anni fa ha dato un contributo 1000$ a sostegno di una campagna anti-gay. In passato nel 1993 era stato supporter di  Pat Buchanan un isolazionista conservatore e antisemita che ambiva alla presidenza degli Usa. In Mozilla pensano che uno così non possa stare con loro che sono liberal e progressisti. Hanno fatto bene a cacciarlo? I convincimenti personali, vengono prima delle abilità tecniche o queste giustificano tutto?

2 commenti:

  1. Secondo il principio cristiano-cattolico che il vero male non è "il male" ma lo scandalo.

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  2. Erano immersi nella preghiera....

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